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Il Caso Peppe Lucifora: Verità, Giustizia e il Ruolo della Medicina Legale

A cura del Dott. Giuseppe Iuvara, medico legale

Il caso dell’omicidio di Peppe Lucifora ha scosso profondamente la città di Modica e ha attirato l’attenzione nazionale per la sua complessità investigativa e processuale. Come medico legale incaricato dell’autopsia, ho avuto un ruolo diretto nell’accertamento delle cause della morte, un compito che ancora oggi sento carico di responsabilità e determinante nell'accertamento della verità processuale.


Caso Peppe Lucifora

Il ritrovamento e l’autopsia - Caso Peppe Lucifora

Il corpo di Peppe Lucifora, 57 anni, stimato cuoco modicano, è stato ritrovato l’11 novembre 2019 nella sua abitazione in Largo XI Febbraio. Il cadavere era chiuso a chiave nella camera da letto, in posizione supina e con segni evidenti di violenza.

L’autopsia da me eseguita presso l’ospedale “Maggiore” di Modica ha confermato che la morte è avvenuta per strangolamento. Sono state rilevate lesioni compatibili con percosse, segno di un’aggressione brutale e mirata: fin dall’inizio è stato chiaro che non si trattava certo di una morte accidentale o naturale. I rilievi dei fenomeni post-mortali e soprattutto la temperatura cadaverica misurata con specifica attrezzatura sono risultati determinanti nella tanatocronologia, ovvero l'individuazione dell'ora del delitto.


Le indagini e i risvolti giudiziari

Le indagini, coordinate dalla Procura di Ragusa, hanno portato all’individuazione di un sospettato: Davide Corallo, un carabiniere in servizio all’epoca dei fatti. Un elemento chiave emerso nel corso degli accertamenti è stata una traccia mista di sangue di Lucifora e DNA di Corallo, trovata nello scarico del lavandino del bagno.

Nel marzo 2022, la Corte d’Assise di Siracusa in rito abbreviato ha assolto il Corallo. Tuttavia, la Procura e la famiglia della vittima hanno fatto appello, sostenendo la necessità di un riesame completo delle prove.

Pertanto nel processo d'appello a Catania, sono stati ascoltati i periti. Sono stato chiamato a relazionare sul sopralluogo giudiziario e sulle conclusioni medico-legali dell'esame autoptico. A supporto delle nuove indagini, è stato nominato anche un consulente tecnico d’ufficio, il maggiore Cesare Rapone dei RIS di Roma, che ha effettuato sopralluoghi e approfondimenti di genetica.


La condanna

Il 20 gennaio 2025, la Corte d’Assise d’Appello di Catania ha condannato Davide Corallo a 15 anni di reclusione per l’omicidio di Peppe Lucifora. Una sentenza che ha restituito, almeno in parte, un senso di giustizia alla famiglia e alla comunità.


Il valore della medicina legale

Questo caso ha evidenziato ancora una volta l’importanza cruciale della medicina legale nelle indagini giudiziarie. Il corpo della vittima è portatore di verità: attraverso l’analisi scientifica dei traumi e dei segni vitali, è possibile ricostruire ciò che è accaduto quando nessun altro può più raccontarlo.

Monitorare i fenomeni cadaverici e soprattutto la temperatura del corpo risultano fondamentali per la datazione della morte (tanatocronologia).

Duole rilevare che ancora oggi, in tanti sopralluoghi si interviene senza un termometro cadaverico, benchè sia unanimemente riconosciuto le modificazioni (decrescenti) della temperatura costituiscono il parametro più affidabile per individuare l'ora di un decesso.

 
 
 

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